L’arte del Presepio
 
 
 
  
LA VEGETAZIONE
 
 
  In una scena paesaggistica è d’obbligo inserire della vegetazione per dare quel tocco di realismo. 
  Quale vegetazione inserire, dipenderà dallo stile, dal gusto personale e da cosa si avrà a disposizione. 
 
 
  PIANTE NATURALI
 
 
  Esistono in natura piante di piccole dimensioni che in un presepe possono rappresentare molto bene 
  alberi reali. In un ambiente di tipo occidentale è possibile utilizzare dei bonsai, prestando attenzione che 
  non siano troppo elaborati (con tagli e forme particolari), per non perdere realismo nella scena, in questo 
  caso è meglio ricercare una tipologia che esprima tutta la naturalezza di un albero di grandi dimensioni. 
 
 
 
 
  Data l’ambientazione invernale del presepio, si consiglia di inserire 
  alberi di tipo a foglia caduca, oppure delle conifere se la scena è 
  ambientata in un contesto montano, in questo caso in commercio si 
  possono reperire dei cipressini che sono perfetti allo scopo.
 
 
 
  Una pianta adatta ad essere utilizzata come albero è il Bosso, viene generalmente impiegata in 
  giardinaggio come siepe ornamentale. Le foglie di piccole dimensioni, rendono questa pianta adatta allo 
  scopo, infatti si presta anche a essere coltivata a Bonsai.
 
 
 
 
  La duttilità di questa pianta è tale da 
  essere utilizzata anche in forma 
  secca per simulare alberi spogli; 
  volendo dare un tocco di originalità si 
  possono incollare sui rami frutti creati 
  con della “Plastilina” (Pongo, oppure 
  della creta Das), ricreando ad 
  esempio un Caco con i frutti.
 
 
 
  Ci sono altre piante adatte ad essere utilizzate sia come 
  alberi che come siepi o rampicanti. Si possono utilizzare tralci 
  di vite come rampicanti; mentre, per alberi o siepi, quasi tutte 
  le aromatiche: origano, timo, maggiorana, salvia e rosmarino, 
  naturalmente le ultime due prive di fogliame, data la 
  grandezza delle foglie.
 
 
 
 
  Se si scelgono piante vive è necessario nascondere il vaso e innaffiarle periodicamente, pertanto una 
  soluzione è di praticare dei fori nell’impalcato, infossare il vaso e coprire con muschio o ghiaia 
  permettendo l’innaffiatura.
  Se l’ambientazione è di tipo orientale, si possono impiegare alcune varietà di piante come la Kezia, 
  la Dracena e il Papiro, che assomigliano a delle Palme in miniatura, nelle immagini sotto vi sono alcune    
  di loro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  :È da prestare attenzione al tipo di piante grasse da inserire, considerando che la regione geografica è  
  il Medio Oriente, consiglio di utilizzare solo varietà di Agavi e Fichi d’India. Un vantaggio di queste piante 
  è che possiedono poche radici, quindi non occorrono vasi ingombranti e non hanno bisogno di frequenti 
  innaffiature.
  Da evitare in modo assoluto piante tipo Cactus e Mamillarie che si trovano oltre oceano: Texas, Messico, 
  Guatemala, ecc...
 
 
 
 
  Guardandosi attorno si ha la possibilità di recuperare del materiale utile per l’allestimento di un presepio, 
  oltre al classico muschio, si possono utilizzare rami, pietre, mattoni, ghiaia, pigne e altro.
  Ad esempio con della sterpaglia secca e sottile se tagliata a misura e fissata con dell’impasto di gesso alla 
  base, si possono ricreare dei cespugli.
 
 
  Anche il Papiro può essere inserito nel paesaggio, come si vede nella foto, magari sistemato presso 
  un fiume.
  Le piante grasse, come Agave, di piccole dimensioni sono adatte ad essere inserite nel contesto; nelle foto 
  un esempio:
 
 
  PIANTE ARTIFICIALI
 
 
  L’ALBERO
 
 
  Per creare un albero si può partire da una struttura portante già pronta (ad esempio dei rami secchi di 
  Bosso) oppure crearne uno da zero.
 
 
 
 
  2) incollare ai rami pezzi di gommapiuma spezzettata 
  con le mani, evitando eventuali parti squadrate, dando 
  all’insieme un aspetto il più possibile simile ad una 
  chioma. Quando la colla sarà asciutta, si prepara un 
  impasto con: colore, colla vinilica diluita, segatura fine e 
  pezzetti piccolissimi di gommapiuma (ottenuti 
  raschiandola con una spazzola di ferro). 
  Successiamente il preparato verrà steso sulla 
  gommapiuma con un pennello;
 
 
 
 
  La chioma, invece, può essere realizzata con i seguenti metodi:
  1) utilizzando i licheni (raccolti in natura, essiccati e dipinti), oppure acquistati già pronti in negozio, 
  incollandoli ai rami;
 
 
  3) si utilizzano rametti di origano o simili con molte 
  ramificazioni, a questi vanno incollati dei fiocchi di 
  gommapiuma, ricavati passando con una spazzola di 
  ferro la superficie della gommapiuma per avere dei 
  grumi che andranno in seguito tinti nella colorazione 
  desiderata; quando la pittura sarà asciutta risulterà una 
  sorta di impasto indurito, che andrà inserito all’interno di 
  un vecchio frullatore per ottenere dei fiocchi colorati. 
  Cospargere i rami con colla spray e passarli all’interno 
  di un contenitore con i ficchi di gommapiuma, se 
  necessario ripetere il passaggio fino ad ottenere 
  il risultato voluto
 
 
  4) utilizzando del muschio (lo si trova in sacchetti pronto 
  all’uso o dopo la averlo raccolto pulito ed essiccato) si 
  procede ad incollarlo ai rami.
 
 
  IL FICO D’INDIA
 
 
  2) per questo sistema si devono utilizzare le 
  proporzioni spiegate nel capitolo 
  "PROSPETTIVA E PROPORZIONI" (sapendo che 
  una foglia di fico d'india nella realtà avrà una 
  lunghezza massima di 30-40 cm, una larghezza di 
  15-25 cm ed uno spessore di 1,5-3,0 cm). Dopo i 
  dovuti calcoli si stende una sfoglia, con il mattarello, 
  della pasta modellabile (tipo Das), successivamente 
  con un oggetto affilato si ricaveranno le foglie della 
  pianta. Man mano che si ricaveranno le foglie, si 
  dovrà rifinire i bordi rendendoli tondi e si mettono ad 
  essiccare; in seguito si procederà ad incollarle, 
  come nel metodo precedente, e una volta asciugata 
  la colla si passerà a verniciarle con una tinta 
  verde opaco.
  Nell’ immagine un’idea di come comporlo:
 
 
 
  Per realizzare questa pianta si possono utilizzare due sistemi:
  1) questo metodo è adatto per statuine di circa 12 centimetri o per essere posto in secondo piano. Si 
  utilizzano dei semi di zucca, armati di pazienza e di colla (caldo o tipo Cianoacrilato) si procede ad 
  incollare i semi uno sopra l’altro, avendo cura di tenere la parte appuntita sempre verso il basso, poi 
  procedere a dipingere con una tinta verde opaco;
 
 
  AGAVE
 
 
 
 
  Prendendo come spunto le foto qui sopra, vediamo come realizzare alcune Agavi.
  Materiale da utilizzare:
 
 
 
  - filo di ferro sottile (1-2 mm) tagliato a gruppi di diversa lunghezza 
  (esempio 6 pezzi da 10 cm, 5 da 7 cm e 5 da 5 cm);
  - nastro adesivo di carta tagliato a strisce di lunghezza doppia 
  rispetto ai fili di ferro (lo si trova di diversa larghezza e si utilizzerà 
  la misura più adatta alla grandezza della pianta);
  - colore acrilico verde opaco; 
  - un pezzo di stiferite, creta (DAS) oppure sughero.
  Appoggiare il filo di ferro a metà della larghezza e della lunghezza 
  del nastro adesivo di carta, ripiegare su se stesso il nastro in modo 
  da sigillare il fil di ferro e procedere con gli altri fli di ferro.
  Sui pezzetti realizzati si passa a disegnare la sagoma di una foglia 
  di Agave e si ritaglia con un paio di forbici i contorni.
  La foto sotto ne illustra il risultato:
  Terminata l’operazione di sagomatura, si procede a dipingere 
  la foglia come il modello prescelto; appena asciutta la vernice si 
  piegano le foglie ottenute e si fissano ad una base che può essere 
  di sughero, stiferite o creta; la piantina a questo punto è terminata 
  e pronta per fare parte del paesaggio.
 
 
  Se invece siete pratici di modellazione con la creta (oppure il DAS), una volta stesa la pasta, si tagliano 
  gruppi di strisce di lunghezza diversa e si sagoma la forma delle foglie; in questo caso andranno 
  assottigliati i bordi (questa tecnica permette di dare carnosità al modello come l’originale).
  Una volta data la forma alle foglie, vanno lasciate asciugare, poi dipinte con lo stesso procedimento visto 
  in precedenza e fissate ad una base.
  Un altro sistema per realizzare le foglie è l’utilizzo del lamierino ricavato da delle lattine; indossando un 
  paio di guanti, per non ferirsi, con delle forbici da elettricista (sono robuste e fatte per recidere fili di rame), 
  si asporta sia la parte superiore che quella inferiore dalla lattina in modo da ottenere un foglio 
  rettangolare.
  Con un pennarello indelebile si disegna la sagoma della foglia di Agave e con le forbici si procede a 
  ritagliare i contorni.
  Le foglie vanno leggermente piegate lungo tutta la lunghezza utilizzando un pezzo di tubo e poi sagomate 
  dando la forma classica della foglia; si procede al fissaggio del fogliame in una base, in seguito si passa 
  alla verniciatura.
 
 
  LA PALMA
 
 
  Esistono diverse varietà di Palme, ma l’unica varietà che si deve considerare è quella da datteri, tipica del 
  Medio Oriente, mentre quella da cocco la si trova nella fascia tropicale.
 
 
  IL FUSTO
 
 
  La Palma da datteri, possiede un fusto piuttosto corrugato, a causa di ciò che resta del taglio delle 
  ramificazioni; mentre nel caso la pianta venga utilizzata per la raccolta dei datteri, il taglio delle 
  ramificazioni viene effettuato rasente al fusto, per permettere ai raccoglitori di salire in cima alla pianta.
  In figura i due tipi di fusti.
 
 
 
 
  Come si può osservare, il fusto ha una certa assomiglianza con la pigna e con questa si va a costruire 
  il fusto della Palma.
  Per realizzare i due tipi di tronco va raccolta il tipo di pigna illustrato in figura.
  La si può trova aperta o chiusa: la prima la si può utilizzare per la Palma con il fusto corrugato, mentre 
  la seconda per una Palma a taglio raso
 
 
 
 
  Dopo aver asportato la punta alle pigne, andranno immerse in un recipiente contenente dell’acqua con 
  un quarto di colla vinilica, per irrobustirle ed evitare il loro sfaldamento; poi andranno poste ad asciugare 
  con la parte alta rivolta verso il basso per sgocciolare la colla in eccesso.
  Quando saranno asciutte, andranno incollate tra di loro le pigne avendo l’accortezza di unire la parte 
  recisa con il fondo della successiva, procedendo fino all’altezza desiderata.
 
 
 
  Quando si realizza il fusto con 
  le pigne aperte (come quelle della 
  foto) è necessario imitare quella fibra 
  naturale che si forma nel tronco della 
  Palma, per fare questo, si utilizza 
  della canapa (impiegata in idraulica 
  per sigillate le tubature e reperibile 
  nei brico center) che andrà infilata 
  tra le scaglie delle pigne..
 
 
  Un altro metodo per la costruzione del fusto della Palma è l’utilizzo dei sistemi descritti nei capitoli 
  precedenti (filo di ferro o rami), avvolgendo lungo il fusto strisce sottili di stoffa di cotone imbevute nella 
  colla vinilica diluita, avendo però cura di posarla in modo irregolare.
  Una volta che si sarà asciugata, si procede alla pittura..
 
 
  LE FOGLIE
 
 
  È possibile realizzare le foglie con gli stessi 
  procedimenti utilizzati per l’Agave: 
  ritagliando la lattina (in questo caso 
  piegando la foglia su di uno spigolo, questo 
  perché se si osserva una foglia di Palma di 
  sezione, si nota una forma a “V”, 
  diversamente dall’Agave che invece è di 
  forma a “U”, e frastagliare i bordi in modo 
  trasversale) e la stessa del nastro di carta 
  e del filo di ferro (ma in questo caso 
  il nastro dovrà essere più largo ed oltre a 
  ritagliare   i contorni delle foglie si devono 
  anche frastagliarne i bordi).
  Un esempio di foglie lo si può vedere nelle 
  foto a lato:
 
 
 
 
 
  Per la verniciatura bisogna utilizzare colori 
  opachi: per le foglie più basse verrà 
  utilizzato il giallo (sono vecchie e secche), 
  mentre con il verde si dipingono le altre.
 
 
  Se si vuole dare un tocco di originalità alla Palma, si possono creare anche i grappoli di datteri:
  1) prendere del filo di ferro sottile verde (o verniciare di verde quello utilizzato per le foglie) e delle perline 
  marroni (utilizzate, ad esempio, per fare braccialetti). La prima perlina infilata va incollata ad un capo del 
  filo di ferro, inserendo le successive fino a tre quarti della lunghezza del filo; con lo stesso metodo 
  preparare più file di datteri che andranno poi uniti tra loro per creare un grappolo;
  2) sfaldare del polistirolo espanso, per ottenere delle palline che andranno incollante al filo di ferro verde, 
  creando così un grappolo di datteri per, poi, dipingerli con colore acrilico marrone.
 
 
  ERBA E CESPUGLI
 
 
  Come si è visto nel capitolo precedente, oltre alla sterpaglia secca, si possono creare dei cespugli e 
  arbusti con tecniche diverse, vediamone alcune.
  Degli arbusti di rovi si possono realizzare con della paglietta fine (reperibile presso i Bricco Center), una 
  volta data la forma desiderata è sufficiente verniciarla con una tinta marrone ed i rovi sono pronti da 
  collocare nella scenografia.
  Nella seguente immagine viene mostrato un esempio di paglietta fine:
 
 
 
  Per realizzare dei cespugli è possibile utilizzare dei Licheni, che possono essere acquistati già pronti, 
  oppure raccolti in natura essiccati e tinti.
  Anche il muschio una volta pulito dalla terra ed essiccato, lo si modella dandogli la forma desiderata e 
  lo si posizione in scena.
  La gommapiuma si presta a diversi utilizzi, infatti con la tecnica utilizzata per le chiome degli alberi 
  (vedi il capitolo "PIANTE ARTIFICIALI"), è possibile realizzare diverse cose:
  - cespugli di diverse dimensioni;
  - il classico muschio dei muri (ridotta in piccolissimi pezzetti), ed inserita tra le fessure dei mattoni o pietre, 
  di muretti o case;
  - se ridotta in fiocchi un prato d’erba.
  Sempre con la gommapiuma, se lo stile è orientale, si presta a riprodurre le dune del deserto. Questo è 
  possibile, stendendo uno o più fogli di piccolo spessore sopra una  superficie sostenuta da una struttura 
  portante; se la gommapiuma è di colore giallo, non necessita di essere dipinta, la granulosità del materiale 
  a distanza, rende l’idea della sabbia.
  Se la scenografia in secondo piano ha bisogno di erba, una soluzione semplice è di preparare un mix di 
  segatura, colla diluita e tempera verde che dopo essere stata impastata la si stende sulla superficie con 
  un pennello. Un tocco di realismo in più consiste nel dare una mano di colla vinilica diluita o utilizzare 
  quella spray sulla superficie e spargere in modo casuale un po’ di sassolini.