L’arte del Presepio
Una tradizione tutta Italiana

I Materiali

Il presepista riesce a realizzare grandi cose con i materiali più vari, quelli più comuni sono: - IL GESSO E CARTONGESSO - IL POLISTIROLO O IL POLIURETANO ESPANSO (STIFERITE) - LA CARTAPESTA - LA STOFFA GESSATA - I LEGNAMI Ognuno di questi materiali vengono impiegati per realizzare sia le scenografie che l’oggettistica; di tecniche di lavorazione ce ne possono essere di diverse per ognuno di loro. Di seguito verranno esposte alcune per tipologia.
Il GESSO E IL CARTONGESSO
Il gesso è un materiale che viene impiegato in diversi modi: dalla realizzazione di lastre per la costruzione di casette o muretti; pavimentazioni o selciati; montagne; grotte, ecc. Sebbene sia possibile realizzare le lastre in proprio è consigliato utilizzare quelle già pronte (reperibili presso tutti i negozi “fai da te” e conosciute come cartongesso), si presentano come una lastra di gesso rivestita da ambo i lati da un foglio di cartone. Per la costruzione di casette si parte da una struttura portante in legno (ottimi per l’uso i bancali in pallet); dove in seguito si fisseranno, tramite viti, i pannelli di cartongesso. Per la realizzazione si tracceranno (sul cartongesso), con una matita, i contorni delle pareti di una casetta e in seguito si ritaglieranno i contorni con un seghetto alternativo. Terminato tutto il ritaglio, si rimuove un foglio di cartone dalla superficie bagnandolo con dell’acqua e aiutandosi con un raschietto. Pulita la superfice dalla carta, ci sono due possibilità: o si fissano i pannelli e poi si incide o viceversa; è preferibile la prima opzione in quanto permette di curare la trama negli angoli e nei punti di fissaggio delle viti.
La fase successiva consiste nell'incidere il gesso per ottenere la trama dei mattoni oppure della pietra. Un esempio si vede nella foto.
Dopo aver tracciato un disegno della trama, con un attrezzo appuntito si ripasseranno i contorni; terminato il lavoro, si procede a rifinire i bordi incisi per smussare eventuali spigoli. In seguito si prepara un impasto, di gesso in polvere e sabbia diluiti e con un pennello si passerà sopra la pietra incisa per dargli una rugosità tipica del pattone o pietra. Se invece la parete deve restare intonacata (con alcuni punti con mattone o pietra a vista), allora si procede ad asportare qualche millimetro di materiale dal gesso, nella zona interessata, ed in seguito si andrà ad incidere la trama. Si passerà poi ad intonacare la parete, mentre la parte a vista la si tratterrà con gesso diluito e sabbia fine per dare rugosità alla parte scoperta. Se si vuole dare maggiore granulosità alla parete, s'inumidisce tramite un nebulizzatore la superficie da trattare e con un colino si procede a distribuire il gesso in polvere come fosse zucchero a velo.
LA STOFFA GESSATA
Un utilizzo interessante del gesso consiste nella realizzazione delle montagne. Si procede costruendo una struttura portante dove in seguito poserò della stoffa; come ad esempio delle vecchie lenzuola, oppure dei scampoli di stoffa acquistati a basso prezzo, che verranno inzuppati in un contenitore contenente della soluzione di acqua e gesso la cui consistenza permetta alla stoffa di assorbire l’impasto; successivamente poserò il telo sulla struttura modellandola in modo di darle una forma simile ad una montagna. Un altro metodo per realizzare le montagne consiste nel posare sulla struttura portante una rete a maglie fini e stendere con una cazzuola il gesso sciolto in acqua.
IL POLISTIROLO E LA STIFERITE
E’ uno dei materiali più utilizzati, in quanto si presta a svariate realizzazioni quali: case, muri archi, pietre, sassi, roccia, legni, vettovaglie, mobilio vario e quant’altro. Il polistirolo e stiferite, si presentano in lastre di diverso spessore, la loro differenza è evidenziata dalla struttura con cui sono composti, il polistirolo si presenta sotto forma di piccole palline attaccate le une con le altre e di consistenza friabile, mentre la stiferite è costituita da un materiale compatto e di conseguenza più solido; sebbene quest’ultimo venga ampiamente impiegato il secondo si presta per delle lavorazioni interessanti quali ad esempio la realizzazione di pareti rocciose, in quanto una volta sbriciolato la sua struttura si presenta irregolare e adatta allo scopo e una volta gessato rende realistica l’irregolarità di una roccia. Per costruire delle case o dei muretti con la stiferite, si procede a disegnare sulla superficie la forma desiderata, nel caso di una l parete nel disegno includerò le apertura di eventuali porte e finestre. Terminata questa operazione procederò utilizzando un coltello affilato, oppure un taglierino ad incidere la lastra seguendo i contorni dei disegni. Un metodo per tagliare in modo preciso la stiferite consiste nel utilizzare una taglierina a caldo, se l’acquisto di una fosse una spesa onerosa ciccando sul pulsante verrà illustrato un metodo per costruirne una semplice e precisa.
Terminato il lavoro di incisione si procede alla smussatura dei loro bordi o con carta di vetro oppure con una spazzolina metallica; non si abbia timore se nell’operazione viene asportato qualche pezzetto di materiale, questo ne darà ancora più realismo al manufatto che stiamo realizzando, naturalmente lo stesso trattamento sarà dato anche alla superfice della trama per dare maggiore realismo alla pietra o mattone, infine, stenderò sulla superfice tramite un pennello, una miscela di gesso misto a colla vinilica e sabbia fine in forma diluita per dare ulteriore rugosità alla struttura. Anche in questo caso, come per il gesso, qualora ci debbono essere zone con mattone o pietra a vista, procedo all’asportazione di qualche millimetro di materiale, e inciderò e tratterò la trama al solito modo, poi procedo ad intonacare con del gesso misto a colla vinilica la superfice evitando la parte scoperta che invece andrà invece trattata con gesso liquido steso con un pennello. Nel caso invece che tutta la superfice debba essere priva di trama, procedo ad intonacare la parete con il gesso misto a colla e con un fratazzo ne stendo l’impasto; se invece si debba ottenere rugosità alla superfice, stendo una mano di colla vinilica diluita e subito dopo cospargo sopra di esso del gesso, utilizzando un colino. Un’altra tecnica nel realizzare manufatti in pietra o mattoni consiste nel realizzare una struttura portante in legno, polistirolo o stiferite, dove naturalmente, avrò tracciato i contorni di eventuali aperture (porte, finestre, arcate o altro), e tramite taglierina asportato il materiale. Si proceda a disegnare sommariamente, dove occorrono, eventuali architravi di finestre, porte e archi, di mattoni o le pietre di contorno; ora con una taglierina si procede a tagliare dal pannello di stiferite dei fogli sottili di 3/4 mm. i quali andranno trattati in seguito su di una superfice con della carta vetrata e/o paglietta metallica per ottenere quell’effetto rugoso e irregolare tipico dei mattoni o della pietra. Terminata la preparazione dei fogli, propongo una ricerca di immagini di muri nel web; in questo modo avrò dei modelli da seguire e di conseguenza andrò a procedere.al taglio dei fogli ottenuti: i mattoni saranno piuttosto regolari, mentre le pietre, a secondo delle immagini prese a modello potranno essere regolari o di diversa pezzatura. Finito il ritaglio andranno smussati i contorni e se necessario qualche ritocco per renderle più realistiche possibile. Si proceda ora ad incollare i pezzi ottenuti, con della colla vinilica sulla struttura portante, prestando molta attenzione agli angoli della struttura che devono combaciare in modo naturale e senza interruzioni. Naturalmente provvederò con la stessa procedura a creare gli architravi, le spallette e le soglie delle porte, nonchè architravi, spallette e davanzali delle finestre; che sporgeranno di qualche millimetro nel caso che la parete sarà con mattone o pietra a vista oppure intonacata con il gesso. Terminata la fase d’incollaggio, se si vuole dare più realismo alla parete, si procede come al solito, alla stesura tramite un pennello di un composto liquido. di sabbia fine, colla vinilica e poco gesso, qualcuno aggiunge anche fondi di caffè; che andrà steso sulla superfice aumentando la rugosità del manufatto, si presti attenzione a non esagerare nella stesura troppo materiale ma piuttosto di toglierne in eccesso.
Naturalmente con le stesse tecniche è possibile realizzare anche delle colonne sia in mattone, tipiche delle case coloniche che in pietra simili a quelle dei templi.
LA CARTAPESTA
Questo tipo di materiale, è impiegato in prevalenza come finitura per rivestire le strutture portanti, ad esempio, una volta realizzata una parete di una casa con pannelli in legno, dove ne avrò curato i dettagli come stipiti delle porte e delle finestre, eventuali architravi, soglie delle porte, davanzali e altro, procedo nel rivestite il tutto; con questa tecnica il risultato finale è quello di ottienere sia una superficie ruvida simile ad un intonaco grezzo, quanto liscia. Per realizzare la carta pesta ci sono due comuni tecniche: Porre dei fogli carta ridotti in piccoli pezzi a bagno in un contenitore con acqua e lasciare macerare, in seguito scolare la poltiglia e amalgamarla con della colla tipo vinavil fino ad ottenere un composto pastoso che sia agevole da stendere sulla superficie. La seconda tecnica è simile al cartonaggio, ovvero si tratta di spennellare la superficie da rivestire con della colla vinilica e stenderci sopra con cura i fogli di carta. Naturalmente, se in entrambe le tecniche aumento  lo spessore della carta pesta, ho la possibilità di incidere la superficie per realizzare una tramatura come ad esempio: mattoni o pietre.
I LEGNI
Oltre alla costruzione di attrezzi come : scale, tini, manici di rastrelli, scope di saggina e altro, si utilizzano nella realizzazione di finestre, porte e portoni, travi di ogni tipo e altro ancora. Per dare quel tocco di vissuto al legno, nel caso ad esempio di una trave, di si procede partendo a smussare il listello con della carta vetrata e da un piccolo scalpello da falegname, avendo attenzione a non rendere troppo regolare la superfice, in seguito nella parte piatta, sempre con lo scalpello, inciderò il legno simulando le crepe dovute al tempo, terminato il lavoro, procedo alla colorazione tramite mordente. Nel caso non si abbia il legname a disposizione, una soluzione consiste nel utilizzare la stiferite per riprodurre quello che occorre; nello stesso caso di prima, procederò allo stesso modo (dopo aver ricavato il travetto dalla lastra), soltanto che al posto del scalpello utilizzerò qualcosa di appuntito oppure un taglierino, e colorerò con tinta acrilica.
TEXTURE
Home Home Tecniche Tecniche Fai da Te Fai da Te Racconti Racconti Immagini Immagini Font Font
Clicca sulla miniatura per ingrandire e salva
Clicca sulla miniatura per ingrandire e salva
Clicca sulla miniatura per ingrandire e salva
Clicca sulla miniatura per ingrandire e salva
Legni
Mattoni
Pietra
Pavè
Taglierina
INSERIRE TESTO IN LAVORAZIONE
TECNICHE
Per assemblare i pezzi tagliati si procede ad unirli con della colla; è possibile utilizzare della vinilica, oppure del silicone, o in alternativa delle colle apposite, cosa vogliate utilizzare sta a voi decidere, un accorgimento interessante è quello di piantare dei stuzzicadenti sulle due superfici di contatto prima di posare la colla, in questo modo i stecchini renderanno più forte la tenuta. A questo punto si procede con lo stesso metodo del gesso, ovvero incido la stiferite per ottenere la trama del mattone o della pietra, questo tipo di materiale permette una lavorazione che con il gesso non è possibile ottenere; è quello di poter deformare la superfice, o premendola con le dita oppure con del calore, questo permette di dare una certa irregolarità alla muratura in pietra rendendola più realistica.